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Mt 18,21-35


Mt 18,21-35

Uno sguardo nuovo

Uno sguardo nuovo

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43   Sal 24   Mt 18,21-35 Il servo, che “prende per il collo” il suo compagno, non capisce la difficoltà in cui si trova, pur avendola sperimentata poco prima. La Parola di Dio ci invita e ci allena ogni giorno al perdono: non tanto come “atto” sporadico, concesso per bontà. Ma piuttosto come stile di vita. La Parola ci rende sempre più sensibili al tanto… Continua

Mt 18,21-35

DOMENICA 17 settembre – XXIV DOMENICA T.O. – A

Matteo 18,21-35 I n quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva… Continua

Mt 18,21-35

L’avventura del perdono

L’avventura del perdono

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43   Sal 24   Mt 18,21-35 Da cosa nasce quella violenza del servo malvagio che “prende per il collo” il suo compagno? Perché non riesce a immedesimarsi in chi si trova in difficoltà, lui che ne ha fatto esperienza poco prima? È così infuriato di quel poco che gli è stato sottratto, da dimenticare l’abbondanza di quanto ha appena ricevuto? A volte siamo così, quando… Continua

Mt 18,21-35

Gratitudine che perdona

Gratitudine che perdona

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43   Sal 24   Mt 18,21-35 Il Vangelo oggi ci presenta un contrasto scandaloso: ricevere pazienza dagli altri può avere come esito il contrario. È un fatto molto triste quello di non restituire il bene ricevuto che, infatti, spalanca la porta alla solitudine, propria di chi non ama. Dobbiamo riconoscere che possiamo trovarci da entrambe le parti: di non sentirci corrisposti, quando facciamo sinceramente del… Continua

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La buona compagnia del perdono

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43   Sal 24   Mt 18,21-35 Il peccato è una realtà che si chiarisce solo alla luce della rivelazione divina e viene smascherato unicamente all’interno del profondo legame dell’uomo con Dio. Altrimenti non possiamo riconoscerlo, né tantomeno valutare le sue conseguenze. Una di queste è la solitudine. Il peccato, infatti, è un abuso della propria libertà, non più disponibile a restituire l’amore ricevuto dal Signore…. Continua

Mt 18,21-35

Domenica 13 settembre 2020, XXIV TEMPO ORDINARIO

Domenica 13 settembre 2020, XXIV TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo Matteo 18, 21-35 In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte? ». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i… Continua

Mt 18,21-35

quattrocentonovanta

quattrocentonovanta

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare… Continua

Mt 18,21-35

Vivere da debitori

Vivere da debitori

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43   Sal 24   Mt 18,21-35 È una gioia ricevere il perdono, ma questo ci mette a nudo, rivela anche la nostra fragilità.  Di fronte al perdono siamo poveri, tutti. E, quando noi non accogliamo questo, facilmente cadiamo nella tendenza farisaica di tenere ben separato il mio peccato dal peccato dell’altro, come se il mio debito non avesse nulla a che vedere con quello dell’altro.  Ci risulta… Continua

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Abbi pietà

Martedì III Settimana di Quaresima Dn 3,25.34-43    Sal 24    Mt 18,21-35 Gesù racconta la parabola in seguito all’intervento iniziale di Pietro che solleva un problema riguardante i rapporti comunitari: il perdono. Ci basta ricevere un gesto paziente, clemente e buono come quello del re per poi restituire lo stesso gesto ai fratelli quando ce lo chiedono? Sembrerebbe di no! Il servo che ha ricevuto dal re il condono… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio