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Lc 12,13-21


Lc 12,13-21

Ricchi e felici

Lunedì XXIX Settimana del Tempo OrdinarioEf 2,1-10   Sal 99   Lc 12,13-21 I termini ricchezza e grazia (quindi gratitudine e dono), ricorrono frequentissimi nella Parola di oggi. C’è una ricchezza buona! C’è una ricchezza che rende felici! C’è una ricchezza che fa della nostra vita una vita piena e ben spesa! È la “ricchezza di misericordia”, è il dono di Dio che ci ama, ci dona la vita, ci perdona, ci rimette in… Continua

Lc 12,13-21

Riconoscenti

Riconoscenti

Lunedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario Ef 2,1-10   Sal 99   Lc 12,13-21 L’uomo della parabola ragiona e parla “tra sé”, non pensa a nessuno di cui curarsi, nessuno cui fare un dono, nessuno da ringraziare. Gesù non condanna la ricchezza come un male in sé. Ma ci mette in guardia da un pericolo: credere, – e di conseguenza vivere – come se la vita dipendesse da ciò che si possiede. Se è… Continua

Lc 12,13-21

Chi o che cosa?

Lunedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario Ef 2,1-10 Sal 99 Lc 12,13-21 Sant’Ignazio di Antiochia, vescovo e martire, memoria Da cosa dipende la nostra vita? Più concretamente, cosa pensiamo ci possa dare la felicità, la realizzazione? Forse non rispondiamo “ciò che ho”. Ma cosa dice di noi il modo in cui viviamo? L’uomo della parabola ragiona e parla “tra sé”. Non c’è spazio per nessun’altro: nessuno di cui curarsi, nessuno… Continua

Lc 12,13-21

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C – DOMENICA 31 LUGLIO 2022

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un… Continua

Lc 12,13-21

Ricchi di grazie

Lunedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario Ef 2,1-10   Sal 99   Lc 12,13-21 San Pietro d’Alcantara sacerdote, memoria L’uomo della parabola ragiona e parla “tra sé”. Non c’è spazio per nessun’altro: nessuno di cui curarsi, nessuno cui fare un dono, nessuno da ringraziare. Gesù non condanna la ricchezza come un male in sé ma ci mette in guardia da un pericolo: credere che – o vivere nei fatti come se – la vita… Continua

Lc 12,13-21

La ricchezza esiste per essere condivisa

La ricchezza esiste per essere condivisa

Lunedì XXIX Settimana del Tempo ordinario Rm 4,20-25         Sal 99             Lc 12,13-21 Nell’Antico Testamento la ricchezza era considerata un segno della benedizione di Dio. Gesù tuttavia, in tutta la sua vita e nelle sue parole, mostra una predilezione per i poveri. La ricchezza infatti è troppo spesso motivo di divisione, come mostra l’episodio del vangelo, in cui due fratelli sono in lite per l’eredità. “L’attaccamento al denaro… Continua

Lc 12,13-21

demolire: magazzini o egoismo?

demolire: magazzini o egoismo?

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un… Continua

Lc 12,13-21

La ricchezza esiste per essere condivisa

La ricchezza esiste per essere condivisa

Lunedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario Ef 2,1-10         Sal 99             Lc 12,13-21 Nell’Antico Testamento la ricchezza era considerata un segno della benedizione di Dio. Gesù tuttavia in tutta la sua vita e nelle sue parole mostra una predilezione per i poveri. La ricchezza infatti è troppo spesso motivo di divisione, come mostra l’episodio del vangelo, in cui due fratelli sono in lite per l’eredità. “L’attaccamento al denaro infatti, è la… Continua

Lc 12,13-21

Cupidigie angosciose (Lc 12, 13-21)

Fa tenerezza, quasi. Un uomo, come tanti, che si presume maturo, di fronte alla fortuna di un buon raccolto muore all’improvviso, dopo aver grandemente fantasticato su come allargare i granai e darsi alla pace dell’anima e forse dei sensi. E’ il sogno eternamente rivisitato e variegato dell’autosufficienza. Un sogno intrauterino che rappresenta in modo plateale quanto sia ingenua e pretenziosa la cupidigia. Perché ci ricaschiamo, come individui e come società?… Continua

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