In questo caso ci permettiamo di essere meno rigidi e univoci circa la nostra parola di turno. Perché effettivamente lo stesso e medesimo concetto o realtà può essere significato con più parole: luce, lampada, lume, fiaccola, lucerna, candeliere, persino, soprattutto se pensiamo al mondo antico della Bibbia ma anche a quello di Francesco e Chiara, olio, candela. Ci interessa, come dire?, il risultato finale, il “far luce”, al di là… Continua
Ho appena finito il riordino del mattino e chiedo alla sorella inferma: «Preferisci fare adesso la colazione o la vuoi un po’ più tardi?». «Come vuoi tu, come ti fa più comodo, per me è la stessa cosa!». Questa risposta mi fa percepire tutta l’attenzione della sorella ammalata nei miei confronti! Dimenticavo di dire che la nostra infermeria è una piccola corsia di Ospedale: un corridoio con un ampio ingresso… Continua
Avendo a che fare con le relazioni tra le persone, e non solo relazioni asimmetriche di tipo educativo tra adulto e ragazzo o docente e allievo (e infatti san Francesco ne parla all’interno della “correzione fraterna”, dove è «beato il servo che, rimproverato, di buon animo accetta»: Am 22: FF 172), rimproverare è un’azione assai frequentata. Fino ad immaginare, se pure tra Dio e uomo esiste una vera relazione, che… Continua
Scrive Chiara d’Assisi nella sua Regola: «E come io, insieme con le mie sorelle, sono stata sempre sollecita nel custodire la santa povertà […] così le abbadesse che mi succederanno e tutte le sorelle, siano tenute ad osservarla inviolabilmente fino alla fine: vale a dire nel non ricevere o avere possessi o proprietà o anche qualunque cosa che ragionevolmente possa dirsi proprietà, se non quel tanto di terra che richiede… Continua
Dal Vangelo Giovanni 15,4-10 In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non… Continua
Una delle Sante più amate, vissuta nel XIII secolo, «pianticella» di San Francesco (TestsC 37: FF 2838), pieni di stupore per tutto quello che il Signore ha fatto in questa donna cristiana la cui maggior grandezza è stata quella di prendere sul serio il Vangelo, continuando il cammino che Frate Francesco, «vero amante e imitatore» del Signore, le indicò con la sua vita e le sue parole (TestsC 5: FF… Continua
«Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi,… Continua
I laboratori nei monasteri richiamano quanto santa Chiara scrive nella Regola sul lavoro: «Le sorelle alle quali il Signore ha dato la grazia di lavorare, lavorino, dopo l’ora di terza, applicandosi a lavori decorosi e di comune utilità, con fedeltà e devozione, in modo tale che, bandito l’ozio, nemico dell’anima, non estinguano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire. E l’abbadessa… Continua
Brutta storia per gli agnelli nella Bibbia! Con buona pace per gli animalisti. Del resto era inevitabile per un popolo che nasce nomade e dedito alla pastorizia, che l’agnello assurgesse a simbolo di futuro e di vita, simbolo prezioso, da accudire con attenzione e gelosia, ma capace anche di parlare alle dimensioni profonde e spirituali dell’uomo. Non possiamo allora non notare che l’agnello, prima di diventare “carne da macello” per… Continua
La vita contemplativa ha come scopo la ricerca sempre incompiuta di Dio e la comunione con Lui, nella separazione materiale dal mondo. Il contatto con l’esterno è un’eccezione alla vita ordinaria. Esso avviene generalmente in parlatorio e si riduce notevolmente nei tempi liturgici che preparano al Natale e alla Pasqua. In epoca medioevale, il termine parlatorio (locutorium) indicava un’apertura nel muro provvista di lamina perforata da fori sottili e munita… Continua