«[Francesco] assicurava che la letizia spirituale
è il rimedio più sicuro contro le mille insidie e astuzie del nemico» [2C 125; FF 709].
Nel mio piccolo desidero vivere della “letizia spirituale” da quando ho partecipato alla GMG 2011 a Madrid. Ricordo con chiarezza l’omelia di un frate sulla santità di Francesco, e particolarmente sulla gioia bella, divina che cercò e testimoniò nella sua vita: in quel momento…
“Bienvenidos peregrinos!”. Quante volte abbiamo ripetuto questo saluto, vedendo allargarsi un sorriso sul volto, dentro la fatica del cammino del giorno. Con queste semplici parole noi frati francescani accogliamo i pellegrini del Cammino di Santiago, durante l’estate, all’ostello parrocchiale di Ponferrada (provincia di Leon, Spagna).
C’è chi ti ferma: «Padre… mio marito sta per morire… perché doveva succedere a noi, con tutta la gente cattiva che c’è?». E allora ti fermi ad ascoltare e accogliere il dolore di chi hai davanti… è una gran fatica, specie perché ti mette alla prova: dov’è il Dio, Padre buono, in cui credo? Poche parole, una preghiera insieme. Poi avanti…
«Ascoltate, miei signori, figli e fratelli: lodate il Signore, poiché è buono, ed esaltatelo nelle opere vostre, poiché per questo vi mandò per il mondo intero, affinché rendiate testimonianza alla voce di lui con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno Onnipotente eccetto Lui. Il Signore D io si offre a noi come a figli!». [S. Francesco, Lettera a tutto l’ordine; FF 216] Ogni… Continua