«Tra gli altri doni che ricevemmo e ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle Misericordie, per i quali dobbiamo maggiormente rendere grazie allo stesso glorioso Padre, c’è la nostra vocazione: e quanto più è grande e perfetta, tanto più a Lui siamo obbligate» (FF 2823). Sono una lode a Dio, al Dio elargitore di misericordia, queste prime righe del Testamento di Santa Chiara. Un Dio che è Padre,… Continua
Ci sono cose che piano piano sembrano scomparire dal nostro immaginario. Anche perché probabilmente stanno andandosene anche dalla nostra vita reale e quotidiana. Così, se i nostri nonni sapevano bene cos’era uno zoccolo, alle prese con cavalli da ferrare e altre bestie da campagna come mucche e pecore, o asini da cui si rischiava persino di ricevere sgradite… zoccolate, penso che questo sia ormai diventato un oggetto misterioso. Ci parrà… Continua
Antologia di brani che parlano del rapporto di Francesco con le donne in generale e con alcune donne in particolare. Una bellissima occasione per esercitarsi nel deporre ogni pregiudizio su un tema così umano, e talora sofferto, come è la relazione uomo-donna, e ripartire da una posizione non scontata, l’ascolto. Passi tratti dalle Fonti francescane, dai testi dell’agiografia francescana ai più recenti discorsi dei Papi, che in diverso modo parlano… Continua
Il brano evangelico proposto dalla liturgia di ieri (giovedì seconda settimana di quaresima) si conclude con un’affermazione lapidaria di Gesù: «Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde» (Lc 11,23). Un appello forte a prendere posizione, tra lui – Gesù, che “raccoglie” nell’amore del Padre – e satana – ossia il diavolo, etimologicamente parlando “il separatore, il divisore”, colui che allontana dall’amore del Padre. E’… Continua
La liturgia di oggi (Is 58,1-9 e Mt 9,14-15) ci dà l’occasione di riflettere sul digiuno, una pratica penitenziale, particolarmente consigliata nel tempo di Quaresima. Sfogliando le pagine della Bibbia vediamo che il digiuno è spesso associato alla preghiera (Dt 9,9; Esd 8,21-23; Ne 1,4; Est 4,16; Dan 9,3; Gl 2,12-13, 2Sam 12,16; At 13,2). Gesù stesso, quando viene condotto dallo Spirito nel deserto, digiuna per quaranta giorni e quaranta… Continua
«Tradizione è conservare il fuoco, non adorare le ceneri»: non è un detto biblico, ma una profonda e salace riflessione attribuita al musicista Gustav Mahler. Indica chiaramente la priorità al progetto di custodire un fuoco, alimentandolo con pazienza e premura, perché ciò che è stato consegnato della storia (tradizione, da tradere – consegnare) e da chi ci ha preceduto non sia necessariamente conservato nella sua forma originale, ma possa continuare a… Continua
A noi, al giorno d’oggi, probabilmente farci dare dei “pecoroni” non è esattamente un complimento. E del resto anche sentirci rinfacciati di essere intruppati come tante pecore in un gregge, sa più di conformismo e mancanza di originalità, nonché di poco senso di responsabilità personale, che non di apprezzamento per la docilità alla massa. Rifuggiamo da questo linguaggio, come dal pensare che dovremmo seguire docilmente un qualcun altro che ci… Continua
Dare del pazzo a qualcuno non è propriamente fargli un complimento: è qualcuno di “sfasato”. Disadattato nel senso che non è perfettamente adattato al nostro mondo. Insomma, è nel posto e nel momento sbagliato. Qualche volta, forse, è il modo con cui noi liquidiamo una situazione che non rientra nei nostri schemi, che non capiamo. E forse anche ci inquieta, subdolamente ci intriga: non gli perdoniamo la sua libertà, il… Continua
Tra tutte le specie arboree, è probabilmente quella che ha avuto più fortuna biblica: non sarà entrata nel novero del Cantico di frate Sole, ma sappiano con sicurezza che Francesco invitava anche le vigne a lodare il Signore (1Cel 81: FF 460). Fino al punto di diventare proverbiale quando si vuol dire che si è al servizio di Dio: lavorare nella vigna del Signore (cf. Mt 20,1-16; papa Gregorio IX… Continua
Raramente i sassi se ne stanno buoni al loro posto, per terra, se c’è qualche ragazzaccio nei dintorni! Così, mentre gli adulti perfezionavano le loro armi, rendendole sempre più perfette, precise, distruttive e automatiche, persino governabili da distanza, i monelli di tutto il mondo, quando proprio le mani non bastavano, restavano stanzialmente fedeli ad un paio di modelli di fionda: una, con un’impugnatura che si biforca in due rami, di… Continua