Tra i tanti luoghi comuni su noi frati, questo è sicuramente quello più ricorrente. Soprattutto quando mi capita di incontrare dei giovani, o di andare in qualche scuola, l’idea è sempre questa: perché una vita in “prigione”, che senso ha?
«È difficile?». Questa è la domanda che mi sento rivolgere spesso quando qualcuno scopre che passo i miei fine settimana in carcere. Di solito sorrido. Mi viene da pensare che è una domanda che contiene già la risposta, come quando mi chiedono: «ma non hai freddo a piedi scalzi?». In realtà, sotto sotto, si sta chiedendo un’altra cosa: «ma che senso ha? Perché fare questa fatica?». È la stessa domanda… Continua