Dopo un periodo di forzato riposo, sperando invano di ritemprare il suo corpo infermo, sebbene impedito nel camminare, Francesco volle comunque intraprendere una nuova missione apostolica, muovendosi, questa volta, dentro il perimetro Umbro ed in parte nelle Marche. Purtroppo, però, nonostante in groppa ad un asinello ed aiutato dai suoi confratelli, erano quelle pellegrinazioni delle dolorosissime stazioni della Via Crucis, dalle quali dovette ben presto desistere. Era ormai preda dei… Continua
Sul quel sito si frappongono e si scompongono, a scacchiera, irte rocce e tra stratificati anfratti la montagna si spacca ed un sasso imponente sporge nel vuoto; a diritta, più in là, altre anguste rocce si scagliano parallele verso il cielo e creano un baratro, configurazione di una natura ancestrale che dà voce ad una antica leggenda popolare, che narra che le piaghe del Monte furono aperte nell’attimo della spirazione… Continua
Si era, ormai, nel cuore dell’estate e Francesco s’apprestava ad adempiere la quaresima in onore dell’Arcangelo Michele, scegliendo questa volta come meta la quiete pace del Monte dell’Averna. Così, passata che fu la festa di San Lorenzo, in una di quelle torride giornate d’agosto, accompagnato da frate Masseo da Marigliano d’Assisi, frate Angelo Tancredi da Rieti e frate Leone, s’incamminò verso il Casentino, alla volta del suo monte. Visto dalla… Continua
Dieci giorni dopo l’approvazione ufficiale della Regola, dalla piana della Porziuncola, all’indomani della festa dell’Immacolata, Francesco raggiunse, per adempiere ad uno dei suoi ciclici e sempre più frequenti ritiri spirituali, Greccio, piccolo borgo a metà strada tra Terni e Rieti, ai piedi dei concatenati Monti Sabini. Là, tra le piaghe di quelle alture, in un anfratto incastonato come “un nido d’aquila”, vi era l’eremo dei frati, romitorio già frequentato da… Continua
Sulla china della sua “passione”, stanco ma non arreso, concentrò tutte le sue energie sull’elaborazione di una nuova Regola, considerato che l’altra era svanita nell’oblio, con l’intenzione di redigerla più sintetica e razionale, eliminando le ripetizioni e gli orpelli dei riferimenti biblici e cercando anche di attenuare alcune prescrizioni. Per adempiere a questo compito ed essere in raccoglimento più vicino a Dio, si ritirò nell’eremo di Fonte Colombo, accompagnato da… Continua
Fu quello per Francesco un periodo di profonda amarezza; ciò che lo feriva maggiormente non era tanto la considerazione di essere stato praticamente indotto a rinunziare alla “guida” della fratellanza, carica che Egli non avrebbe mai voluto, che di fatto non aveva mai pienamente esercitato e di cui, in fondo, non era neppure capace, quanto piuttosto i “segni evidenti di compromesso che s’andavano delineando insieme a uno spirito più politico… Continua
Intanto Francesco, per non permettere svolte radicali all’originaria formula di vita evangelica, ritenne opportuno rielaborare, con una stesura più compiuta e corrispondente alla fisiologia dell’Ordine, la Regola oralmente approvata da Innocenzo III. Aiutato da Cesario di Spira, gli dettò le nuove norme, con lo stesso stile e con gli stessi contenuti di quella autorizzata dal Papa, arricchita da citazioni, tratte da fonti bibliche, integrate dal dotto Cesario. A lavoro ultimato,… Continua
Il Cardinale impose da subito la sua autorità e rimosse tutte le deliberazioni del Capitolo di Pentecoste; inoltre, tra i primi provvedimenti, dettò quelli orientati a regolare la vita comportamentale dei frati, ponendo per prima cosa più rigore per l’ammissione all’Ordine. Di lì a poco, sulla trama predisposta da Ugolino e accettata, suo malgrado, da Francesco, Onorio III, dalla sede provvisoria di Orvieto, emanò la bolla “Cum Secundum”, con la… Continua
Francesco, dopo otto giorni di predicazioni alla corte del sultano, vedendo vano il tentativo di convertirlo a Cristo e fondere nell’unico credo dei profeti e degli apostoli le due religioni monoteistiche, volle fare ritorno al campo crociato, dove fu fatto accompagnare dal corpo di guardia regale, con gli onori di regnante. Intanto, sul fronte di guerra, fremevano senza tregua i combattimenti, lasciando centinaia di vittime sul campo di battaglia. Così,… Continua
Concluso il Capitolo, i frati si ramificarono a gruppi diretti alle sedi loro assegnate. Francesco s’incamminò verso la sua amata e travagliata Francia, terra nobile e gloriosa, ma anche arena di brutali conflitti religiosi. Ma in quella lunga marcia, che lo avrebbe condotto nella sua seconda patria lontana, sempre presente nei suoi sogni giovanili, quando era ancora acceso e vivo in lui il furore dell’epopea cavalleresca, attraversando la Toscana, volle… Continua