«Il Lolium temulentum (o loglio ubriacante, più conosciuto come zizzania), è una specie botanica annua del genere Lolium, spontanea e infestante fra le messi, con fiori a spiga rossa. La pericolosità di questa pianta infestante è ben nota fin dai tempi antichi, soprattutto per l’alto potere intossicante. Infatti, il termine temulentum (ubriacante) è riferito agli effetti derivanti dall’ingestione di farine contaminate da funghi del genere Claviceps, produttori di alcaloidi tossici,… Continua
«Un giorno il beato Francesco […] chiamò frate Leone e gli disse: “Frate Leone, scrivi” […]» (Plet 1: FF 278). E possiamo pure immaginarci che frate Leone dovesse scrivere, invece che su una pergamena, digitando i tasti dello smartphone. Sappiamo che i nostri due se ne stanno tornando bel belli da Perugia a S. Maria degli Angeli, di notte, in pieno inverno. Il motivo della discussione verte su quale sia… Continua
Probabilmente non poter relazionarci tra di noi attraverso l’uso della parola, essere davanti ad una persona che non ci parla e che resta in silenzio, attendere una parola importante ma che tarda a venire, beh, tutto questo è ciò che di peggio ci potrebbe accadere. Essere muti, trovarci di fronte ad una persona muta o, per similitudine, ad una situazione, un’esperienza che non ci dice niente, sembra davvero intaccare nel… Continua
Chi di noi è cresciuto con il Manuale delle giovani marmotte (ma ultimamente ho trovato un libro che ripropone la stessa cosa tra le cinquanta da fare prima di compiere 13 anni!) non può certo dimenticarsi il paragrafo dedicato al riconoscimento delle orme degli animali. Partire da un’impronta più o meno chiara per immaginarsi il bestione che l’aveva impressa nel fango… Immaginarsi di seguirle con fiuto indiano fino a scorgere… Continua
Nessun dubbio che anche nella cultura del popolo ebraico, come del resto quasi praticamente in tutte le culture antiche compresa la nostra, e neppure fino a tanti anni fa, la figura del padre è centrale e imprescindibile nei rapporti generazionali e in quelli familiari. Fino a parlare di società patriarcali. Certo, il comandamento divino obbliga ad onorare sia padre che madre (cf. Es 20,12; Lv 19,3; Ef 6,2), il suggerimento… Continua
Serata francescana con fra Fabio Scarsato, per approfondire e meditare ancora sullo stupendo fioretto francescano del lupo di Gubbio. Approfittando anche della lettura che ne diede niente di meno che don Primo Mazzolari (Francesco d’Assisi e il lupo, EMP, Padova 2016). A Farra di Soligo, nella chiesetta duecentesca di S. Maria dei Broi, durante gli ultimi restauri è emerso un affresco con santo e lupo. Che sia anch’esso il nostro?… Continua
Il tempo “quotidiano” è facile da definirsi e, perciò, da intendere. Basta declinarlo al negativo: non è il tempo straordinario né quello della festa né quello delle sorprese o delle novità. È piuttosto quello, noioso e ripetitivo, che ritma le nostre giornate di tutti i giorni. Alla fine delle quali ci rimane apparentemente molto poco di soddisfacente e di eroico: se non aver compiuto fedelmente il proprio dovere quotidiano. È… Continua
No, potete aspirare e allargare le narici quanto più volete, ma nelle Fonti Francescane di profumo di nardo non ce n’è neanche una goccia. Nonostante il famoso brano evangelico: «Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo… Continua
Ahi! Ecco una parola di cui faremmo volentieri a meno. Una parola senz’altro poco di moda, nel mondo delle competizioni sportive, negli stadi così come mentre giochiamo a carte con gli amici, ma anche nel mondo del lavoro. Uguale fastidio ci dà anche solo se siamo in fila alla posta o dal medico. Per non parlare di “ultimi giorni”, che già ci stiamo toccando ovunque per scaramanzia! Perché “ultimo” sa… Continua
È inevitabile che Gesù e i suoi seguaci, e prima di loro il popolo ebraico, tanto quanto Francesco, Chiara e i loro compagni e compagne, prima o poi si incontrassero o scontrassero con il potere costituito. Che abbiano dovuto fare i conti con re, imperatori e tutti quei gaglioffi che fanno da contorno ai troni. Perché quelli erano tempi in cui il potere era indiscusso, in qualche modo “divino”, e… Continua