A ritmo di touch. Tra tatto e contatto
Toccare, tastare, colpire, entrare in dialogo, trattare, riguardare, persino “rovinare leggermente” e commuovere… È lunga la lista delle possibili traduzioni del verbo touch; senza contare la varietà di interpretazioni che apre il sostantivo… A una parola corrisponde un universo che viaggia tra il reale e il virtuale o “realvirtuale”. C’è un touch – tatto che è lo sfiorare continuo, a volte compulsivo di uno smartphone, che fa entrare in relazione con una dimensione allargata di amici, o isolare dal mondo che non si vuole vedere; che permette una comunicazione multitasking con singoli e intere comunità di amici noti e meno noti, vicini e lontani; che riduce le distanze e favorisce una proliferazione istantanea di informazioni e contenuti leciti o illeciti, utili o futili, che invia uno smile sorridente, e fa bene, o un video violento, e distrugge. E c’è un touch – contatto che dice relazione, incontro, comunicazione verbale e non verbale, empatia dell’anima, vicinanza fisica.
Tra tatto e contatto come si trasformano le relazioni? La tecnologia ha cambiato solo le modalità e gli strumenti o sta modificando anche i sistemi relazionali? Come costruire un dialogo intergenerazionale a partire dai nuovi linguaggi? Come le nuove tecnologie incidono nei processi di apprendimento e nelle proposte educative? Interazione o relazione ai tempi della rete? Pedagogisti, psicologi, esperti di comunicazione e teologi si alterneranno durante la due giorni di convegno dedicato al mondo della scuola, organizzato per il terzo anno consecutivo daUfficio di Pastorale dell’Educazione e della Scuola della Diocesi di Padova e Messaggero di Sant’Antonio.
In particolare, venerdì 8, ore 11.00: Francesco e il lupo. Relazione neanche tanto virtuale – fra Fabio Scarsato
Auditorium dell’OPSA
Sarmeola di Rubano (PD), 8-9 settembre 2017
www.messaggerosantantonio.it/convegno2017convegno@santantonio.org
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