L’amore si prepara
Venerdì IV Settimana di Quaresima
Sap 2,1,12-22 Sal 33 Gv 7,1-2.10.25-30
Mentre i giorni della Quaresima corrono ormai veloci verso il cuore liturgico della Settimana santa, lo sguardo penetrante dell’evangelista Giovanni si pone – e ci pone – di fronte al cammino del Signore Gesù nel suo evolversi, naturalmente e drammaticamente, verso la consumazione piena del mistero pasquale: «…i Giudei cercavano di ucciderlo». E Lui si nasconde e parla liberamente: questo contrasto forse ci sconcerta. In realtà ci rivela il modo delicato in cui il Signore Gesù ama essere vicino alla nostra umanità, ai nostri «cuori spezzati». Egli «parla liberamente» a Gerusalemme, in occasione della festa delle Capanne, durante la quale si ricordavano i prodigi dell’Esodo e si rinnovava in Israele la speranza dell’attesa messianica. È così libero da non lasciarsi vincolare in alcun modo prima di aver potuto decidere fino a che punto consegnarsi nelle nostre mani.
Guardando al modo in cui Gesù si sottrae, per potersi consegnare nell’ora opportuna, potremmo dire che l’amore non si può in alcun modo improvvisare, ma si deve preparare, imparando anche a sfuggire tutte le lotte che non meritano di essere affrontate. Chi sa deludere le aspettative – soprattutto rispetto a se stessi – può arrivare a conoscere il mistero dell’ora in cui ci è chiesto di fare l’esperienza dell’amore più grande.
Padre buono, donaci di camminare determinati assieme a Gesù per conoscere il tuo amore e compiere il bene che ci chiedi.
Dal commento al “Pater noster” [FF 268]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
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