Ritorno alla vita
Sabato II Settimana di Quaresima
Mi 7,14-15.18-20 Sal 102 Lc 15,1-3.11-32
“Si avvicinavano a Lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo”. Tutti si avvicinavano a Lui. Costoro avevano capito che in Gesù potevano trovare parole di speranza; in lui intravedevano qualcuno che poteva liberarli dal loro peso, da quella condizione che i farisei condannavano, con cui consideravano loro perduti. In Gesù questi trovano accoglienza, vedono una possibilità di riscatto per la loro vita, per ritornare ad una quotidianità dignitosa. Chi riconosce nel cuore la propria miseria e povertà, ha bisogno di cercare e ascoltare la Parola di salvezza che proviene solo da Gesù. La quaresima è appunto un’occasione di ritorno al Signore, è un continuo invito del Padre a ritornare alla comunione con Lui e con gli altri. Questo è il tempo di rientrare in se stessi, come il figlio che, allontanatosi dalla casa del padre, ha bisogno di ritornare perché si sente smarrito. Lontano dal Padre nostro, non possiamo stare bene: stiamo male perché ci allontaniamo dalla vera vita, quella che abbiamo ricevuto con amore e senza la quale non viviamo veramente. Ci si accosta alla fonte della vita per essere purificati, guariti e rinnovati dall’amore sempre nuovo e creativo.
Padre, ti ringraziamo perché continuamente ci richiami alla comunione con Te. Donaci di non separarci mai dal tuo amore!
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1057]
Mentre un giorno, ritirato in luogo solitario, piangeva ripensando con amarezza al suo passato, si sentì pervaso dalla gioia dello Spirito Santo, da cui ebbe l’assicurazione che gli erano stati pienamente rimessi tutti i peccati.
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