L’umiltà che salva
Giovedì,V Settimana Tempo ordinario
1Re11,4-13 Sal105 Mc 7,24-30
Dio nella storia ha mandato suo Figlio per la salvezza di tutti e nessuno può sentirsi escluso da questa possibilità. La misericordia del Padre non ha limiti, né barriere culturali, è per tutti coloro che lo accolgono e si rivolgono a Lui con fede.
“Ella lo supplicava”. La donna del vangelo di oggi, siro-fenicia, di lingua greca, appartenente ad un’altra religione, supplica Gesù come il Signore che può salvare sua figlia. La richiesta umile della donna viene accolta ed Egli opera la guarigione.
L’umiltà e la fede ci conducono ai piedi di Gesù per essere accolti da Lui. Sul suo esempio anche noi possiamo accogliere, dare a chiunque la possibilità di cercare e chiedere, per trovare la comunione con Lui e con i fratelli.
Padre, donaci un cuore accogliente, affinché possiamo essere strumenti della tua misericordia.
Dalla Leggenda maggiore di san Bonaventura [FF 1138]
Cercava la salvezza delle anime con pietà appassionata, con zelo e fervida gelosia, e perciò diceva che si sentiva riempire di profumi dolcissimi e, per così dire, cospargere di unguento prezioso, quando veniva a sapere che i suoi frati sparsi per il mondo, con il profumo soave della santità, inducevano molti a tornare sulla retta via.
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