Trasparenza di Lui
Giovedì IV Settimana Tempo Ordinario
1Re 2,1-4.10-12 Cant 1Cr 29,10-12 Mc 6,7-13
“Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli” rivestiti solo della Sua autorità e forti della sua potenza. Il comando di non prendere nulla per il viaggio sottolinea quella spoliazione da sé, indispensabile per mostrare non se stessi ma Colui che invia. I discepoli, fidandosi solo di Gesù, annunciano così, non solo con le parole ma con tutto se stessi, che la cosa più importante per ogni uomo è accogliere il Regno dei Cieli e mettere le sue esigenze al primo posto.
Anche noi, fin dal nostro Battesimo, siamo chiamati a essere prolungamento della missione di Gesù: ciascuno, secondo i doni e la chiamata ricevuta, condivide la responsabilità e l’autorità di essere trasparenza di Lui, di vivere oggi nella quotidianità la Sua missione portando – prima nel modo di essere e poi nelle parole – un annuncio di salvezza e un gesto di cura.
Dalla Leggenda minore di San Bonaventura [FF 1383]
Quella meravigliosa dolcezza, mansuetudine e austerità di vita, quell’umiltà profonda, quell’obbedienza pronta, quella povertà esimia, quella castità illibata, quell’amara contrizione di cuore, quel profluvio di lacrime, quella pietà appassionata, quello zelo ardente, quel desiderio di martirio, quell’eccesso di carità; insomma, quel patrimonio così vario di virtù cristiformi, che altro mostra [in Francesco] se non un progressivo assimilarsi a Cristo e, per così dire, un predisporsi alle sue sacre stimmate?
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