Ostinatamente… Laudato si’ per sora nostra madre Terra!
In questi giorni di sbigottimento ed impotenza di fronte ai cataclismi naturali, mentre in silenzio piangiamo i morti di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto e delle altre località tra Umbria, Lazio e Marche colpite dal terremoto; mentre vorremmo abbracciare fortemente tutti i sopravvissuti e sostenerli almeno con le nostre preghiere; ma anche mentre ci commuoviamo orgogliosamente nel vedere tante persone darsi da fare in mille modi; be’, c’è però un’ultima sfida che francescanamente ci resta. O, almeno, mi resta.Provare, stringendo i denti, senza pretendere che la faccenda sia del tutto razionale ma anche tenendo un po’ a bada le emozioni, provarci lo stesso, per me ma anche per tutti loro, provarci magari sottovoce, gli occhi che non osano alzarsi verso il cielo perché gravati da troppo dolore e da ancor più dubbi… provarci per agganciare ad un chiodo la nostra vita e la nostra fede affinché non precipitino ulteriormente verso il basso… provare non cantando, come facciamo di solito con le chitarre, ma sillabando lentamente: sì, in una vera sfida tra noi e il Padreterno…
«Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti flori et herba!» (Cant: FF 263). Anche se talvolta e incomprensibilmente è piuttosto matrigna…
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