Domenica 9 ottobre 2016, XXVIIIª TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Luca 17, 11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Dalle Fonti
Leggenda Maggiore II, 8: FF 1050
E’ questo il luogo, nel quale san Francesco, guidato dalla divina rivelazione, diede inizio all’Ordine dei frati minori. Proprio per disposizione della Provvidenza divina, che lo dirigeva in ogni cosa, il servo di Cristo aveva restaurato materialmente tre chiese, prima di fondare l’Ordine e di darsi alla predicazione del Vangelo. In tal modo non solamente egli aveva realizzato un armonioso progresso spirituale, elevandosi dalle realtà sensibili a quelle intelligibili, dalle minori alle maggiori; ma aveva anche, con un’opera tangibile, mostrato e prefigurato simbolicamente la sua missione futura. Infatti, così come furono riparati i tre edifici, sotto la guida di quest’uomo santo si sarebbe rinnovata la Chiesa in tre modi: secondo la forma di vita, secondo la Regola e secondo la dottrina di Cristo da lui proposte -e avrebbe celebrato i suoi trionfi una triplice milizia di eletti. E noi ora costatiamo che così è avvenuto.
Alla vita
«Tornò indietro … per ringraziarlo», ma non ci aveva ordinato di andare a presentarci ai sacerdoti? Noi nove siamo subito corsi al Tempio, come ci aveva comandato. Abbiamo obbedito, abbiamo fatto bene, e con scrupolo, tutto quello che ci aveva detto, per filo e per segno. Certo, ci eravamo accorti, strada facendo, che le nostre carni avevano smesso di farci male e le nostre piaghe via via si rimarginavano, e proprio per questo abbiamo impiegato un impegno ancora maggiore per arrivare al Tempio ed essere dichiarati puri. Lui invece no, quell’eretico Samaritano, quello straniero, si è fermato. «Corri!» gli dicevamo, che magari, se ti fermi, e non esegui il comando per bene, il miracolo non dura. Ma lui no, lui si è fermato saltellando di gioia, ha iniziato a cantare un salmo e ha voluto tornare indietro per ringraziarlo di persona. Chissà cosa gli ha detto quel profeta Gesù: lo avrà sicuramente rimproverato di non aver avuto fede nel comandamento…
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