Troppa grazia!
Spettacolo teatrale su sant’Antonio (prima nazionale). Una produzione Teatrominimo (Bergamo), regia di Umberto Zanoletti. Auditorium Casa di spiritualità dei Santuari Antoniani Camposampiero (PD), 17 giugno ore 21.00
TROPPA GRAZIA!
di Umberto Zanoletti e Bruno Nataloni
Con Bruno Nataloni e Francesco Maffeis
Musiche di Francesco Maffeis
Coordinamento tecnico di Diego Bergamini
Costumi di Elisabetta Cosseddu
Regia di Umberto Zanoletti
Aristide passa le giornate di sole a scambiare immaginette di Sant’Antonio in cambio di qualche spicciolo. Lo fa con i turisti e i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, poco prima che si immergano nei silenzi d’incenso e di marmo della basilica del Santo. E poi arriva Marek, fisarmonicista forestiero, di poche parole e tanta musica. Insieme, ogni giorno, vedono centinaia di persone, diverse per età, passo, provenienza e motivazione, varcare il portone della basilica. E questo non li lascia indifferenti: scetticismo, sorpresa, confusione, comprensione, condivisione si mischiano nelle loro parole immediate e libere.
Loro invece in basilica non ci sono mai entrati: Marek, viaggiatore alla ricerca di sé, vorrebbe, ma non è ancora pronto, dice lui; Aristide, invece, non trova alcun motivo perché possa varcare quella soglia e mettersi anche solo ad ascoltare. E’ inutile, sia per la sua anima che per il suo corpo. Ne è assolutamente convinto! Assolutamente! Almeno fino a quando accade qualcosa, qualcosa che sembra scalfire questa certezza. E, complice la compagnia solidale e discreta di Marek, o la fede sincera di tanti pellegrini, o lo sguardo benevolo del Santo che da sopra quel portone accarezza la sua piazza, arriva il cambiamento, forse la conversione, inaspettata e imprevedibile, come un noce in fiore a metà giugno.
Due attori raccontano Sant’Antonio. Lo fanno dalla piazza della Basilica del Santo, ben prima di entrare là, dove si può rischiare di perdersi nell’estasi della preghiera, anche solo degli altri. Le loro parole quindi sono le stesse di molti che vivono la loro fede con la difficoltà di urlare al miracolo di fronte ad ogni prodigio inspiegabile. Il loro scetticismo diventa però occasione di confronto tra loro e con i pellegrini che incontrano.
Due attori raccontano e aspettano. Inconsapevolmente aspettano che qualcosa accada. E accadrà, grazie all’esempio di questi pellegrini, testimoni di una fede semplice e grande. Inizia così per Marek e soprattutto per Aristide, il cammino verso la conversione, la grazia più grande che il Santo compie ogni giorno.
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