Maria Masià Ferragut e compagne, clarisse e martiri (†1936), beate
25 Ottobre
I tempi moderni hanno provocato più martiri tra i cristiani delle persecuzioni di Nerone e colleghi. Ne sono prova, oltre alle quasi quotidiane vittime delle furie islamiste, quelle cadute durante la guerra civile spagnola, in prevalenza sacerdoti, religiosi e suore. Solo a Valencia nel 1936 ne sono stati uccisi 233. Cinquanta di essi, tra frati e suore, appartengono alla famiglia francescana: cinque clarisse cappuccine, dodici frati minori cappuccini, diciannove terziari francescani, una cooperatrice laica, tre terziarie cappuccine e sei frati minori conventuali. Delle clarisse cappuccine del monastero di Agullent tre appartengono alla stessa famiglia Masià Ferragut: sono Maria di Gesù, Maria Veronica e la loro mamma Maria Teresa, uccise assieme ad altre consorelle, come Isabel Calduch Rovira e Maria Milagros Ortells Gimeno, del monastero di Valencia. Fedeli alla loro scelta radicale di consacrazione a Dio della loro vita, vivono il martirio come testimonianza massima di amore e di fede.