Sabato, feria propria dell’11 gennaio
1Gv 5,5-13 Sal 147 Lc 5,12-16
«Lo voglio, sii purificato!» (Lc 5,14)
Un uomo malato ed emarginato chiede il dono della purificazione. È l’ascolto del suo desiderio di vita che lo spinge verso Gesù. Quanta fatica, a volte, riuscire a dare spazio e voce al nostro desiderio profondo. Quante resistenze: “non ce la farò mai, non è per me, sono debole, sono lebbroso…” Dio può tutto, ma anche noi abbiamo una piccola “onnipotenza”: lo spazio della nostra libertà! Nessuno può toglierci questa facoltà che ci rende anche degni della relazione con Dio. Quando mettiamo a tacere il desiderio che è in noi, blocchiamo l’intervento di Dio nella nostra storia. Il Signore, in qualche modo, mendica la nostra volontà e libertà per donarci tutto sé stesso. Liberare il desiderio e usare la volontà ci guarisce, ci permette di fare sempre nuovi passi e godere della amorevole gratuità di Dio. Il Vangelo ci aiuta a liberare in noi il desiderio profondo di una vita purificata, ci fa smettere di lamentarci del nostro limite e ci fa vedere l’azione di Dio.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 233] Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi a noi miseri di fare, per tua grazia, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che ti piace, affinché interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signor nostro Gesù Cristo e a te, o Altissimo, giungere con l’aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Unità, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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