Martedì della I Settimana di Avvento
Is 11,1-10 Sal 71 Lc 10,21-24
San Francesco Saverio
“Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete” (Lc 10,24)
Bello ricevere oggi dalla Parola e dall’esempio di san Francesco Saverio un’indicazione per il nostro “sguardo”, sia verso “fuori” sia verso “dentro”. Ci sono attorno a noi tanti fratelli che vanno incontro agli altri con tanta umanità e con la bontà del Vangelo, con gesti semplici di gentilezza e rispetto, di forza che viene dallo Spirito Santo. Apriamo i nostri occhi su di loro e ringraziamo: sono maestri di relazione, capaci di diminuire le distanze con l’umiltà che fa sentire a proprio agio chi gli sta vicino e che fa venire voglia di decidersi ancora più radicalmente al bene. Ci siamo anche noi fra i “piccoli”. Guardiamo alla nostra fragilità che ci fa tremare, alla nostra poca sapienza che si palesa tutte le volte in cui ci troviamo in situazioni dove è difficile capire cosa sia bene fare. Guardiamoci bene, ogni volta che ci sentiamo miseri. Impotenza personale e pace si congiungono nella fiducia che il Signore, proprio perché piccoli, ci ama e si prende cura di noi, donandoci del suo attraverso i fratelli.
Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dove è amore e sapienza, ivi non è timore né ignoranza.
Dove è pazienza e umiltà, ivi non è ira né turbamento.
Dove è povertà con letizia, ivi non è cupidigia né avarizia.
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