Collaboratori di Dio
Sabato XXXII Settimana del Tempo Ordinario
3Gv 5-8 Sal 111 Lc 18,1-8
L’apostolo Giovanni scrive a Gaio, un fedele di cui non si conosce nulla se non che cammina nella verità. Egli accoglie ogni uomo, indifferentemente dal suo stato sociale e dalla sua provenienza. Con la sua vita e le sue scelte, si fa collaboratore di Dio. Il suo non può che essere il frutto di un’ardente vita di preghiera incarnata nella realtà, attenta alle necessità di chi si trova nel bisogno. Guardiamo con fiducia tutte le persone, come Gaio, che si relazionano con il mondo e nel mondo con un forte spirito cristiano.
Signore, insegnaci a partecipare attivamente al Tuo progetto d’Amore.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 188]
Amiamo dunque Dio e adoriamolo con cuore puro e mente pura, poiché egli stesso, ricercando questo sopra tutte le cose, disse: «I veri adoratori adoreranno il Padre nello spirito e nella verità». Tutti infatti quelli che lo adorano, bisogna che lo adorino nello spirito della verità. Ed eleviamo a lui lodi e preghiere giorno e notte, dicendo: «Padre nostro, che sei nei cieli», poiché bisogna che noi preghiamo sempre senza stancarci.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.