L’unione tra di noi è unione con Gesù
Sabato XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Ef 4,7-16 Sal 121 Lc 13,1-9
Ogni persona può essere paragonata ad una pianta di fichi, chiamata a produrre frutti ed essere, così, unita a Cristo. Con la sua parabola ci spiega che non si tratta di un processo automatico ma, affinché questi frutti siano evidenti, è necessario coltivare costantemente la vita di preghiera, insieme ad una carità operosa. Sì, siamo chiamati alla comunione con Cristo, che si manifesta prima di tutto nella comunione tra noi, fratelli e sorelle nella fede.
Ti ringraziamo, o Signore, per la Tua chiamata all’unità che ci rende un unico corpo arricchito dalla diversità di ogni singola persona.
Dalla Vita Seconda di Tommaso da Celano [FF 609]
Il padre santo progrediva continuamente in meriti e virtù. E poiché la sua prole cresceva ovunque in numero e grazia ed estendeva sino ai confini della terra i suoi tralci, ricchi a meraviglia di frutti ubertosi, cominciò a riflettere sempre più spesso, preoccupato come la giovane pianta potesse conservarsi e crescere stretta nel vincolo dell’unità.
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