Cambiare prospettiva
Lunedì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Gal 1,6-12 Sal 111 Lc 10,25-37
Beata Vergine Maria del Rosario – memoria
Alla domanda del dottore della Legge, Gesù risponde mettendo al centro la Parola: nella Scrittura come leggi? Fai come è scritto lì. Ma a volte la comprensione della Parola, seppur corretta, non basta a “muoverci” verso ciò che è buono. La Parola ci dice di amare il prossimo, ma per capire cos’è amare e chi è il prossimo da amare, devo spostarmi nella prospettiva dell’altro. Gesù racconta la parabola dal punto di vista del prossimo da amare, perché noi tutti possiamo imparare a spostarci dal nostro punto di vista per vedere come l’altro vede. Se mettiamo al centro l’altro che desideriamo amare, provando a guardare il mondo dal suo punto di vista, ci sarà più chiaro come farci prossimi.
Attiraci a te, o Signore, perché possiamo sempre più superare i nostri egoismi e le nostre resistenze.
Dalla Leggenda dei Tre compagni [FF 1407]
Mentre un giorno stava pregando fervidamente il Signore, gli fu risposto: «Francesco, se vuoi conoscere la mia volontà, devi disprezzare e odiare tutto quello che amavi mondanamente e desideravi possedere. Quando avrai cominciato a fare così, ti parrà insopportabile e amaro quanto per l’innanzi ti era attraente e dolce; e dalle cose che una volta aborrivi, attingerai grande dolcezza e immensa soavità» […]. Mentre un giorno cavalcava nei paraggi di Assisi, incontrò sulla strada un lebbroso. E poiché di solito aveva grande orrore dei lebbrosi, fece violenza a se stesso, smontò da cavallo e offrì al lebbroso un denaro, baciandogli la mano. E ricevendone un bacio di pace, risalì a cavallo e seguitò il suo cammino. Da quel giorno cominciò progressivamente a non fare più alcun conto di se stesso, fino a giungere alla perfetta vittoria su di sé, con la grazia di Dio.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.