Vicini agli inavvicinabili
Sabato XXIV Settimana del Tempo Ordinario
Ef 4,1-7.11-13 Sal 18 Mt 9,9-13
San Matteo, apostolo ed evangelista – festa
Matteo era un pubblicano: un peccatore, un emarginato, un uomo disprezzato dalla sua gente. Eppure Gesù non solo si avvicina a lui, ma addirittura lo invita a seguirlo. Ma come? Tra tutta la brava gente che c’è proprio un pubblicano doveva scegliere? Ecco un pensiero che ci può attraversare quando i “Matteo” dei nostri giorni, vengono guardati non con gli occhi del mondo, ma con quelli di Dio. Attraverso la storia di san Matteo, apostolo ed evangelista, si capisce che davvero il Signore vede più lontano di noi e, con il Suo sguardo, ci invita ad avvicinarci a chi si trova in difficoltà, a chi più ci risulta inavvicinabile.
Grazie, Signore Gesù, che ci insegni a vivere da veri cristiani stando immersi nella vita vera.
Dalla Regola non bollata [FF 18]
E si guardino tutti i frati, sia i ministri e servi sia gli altri, dal turbarsi e dall’adirarsi per il peccato o il cattivo esempio di un altro […] ma spiritualmente, come meglio possono, aiutino colui che ha peccato, perché non i sani hanno bisogno del medico, ma i malati.
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