Orizzonti divini
Giovedì XXII Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 3,18-23 Sal 23 Lc 5,1-11
Con la rete gettata sulla Parola del Signore si compie il miracolo. È il miracolo dell’abbondanza ma soprattutto del cambiamento di vita di Pietro, Giacomo e Giovanni. C’è un passaggio da una vita vissuta, come potevano comprendere, a misura d’uomo, ad una vita a misura di Dio: da pescatori di pesci a pescatori di uomini. Reti gettate per fede che portano a lasciare, ad un cambiamento interiore e a scegliere. In questi passaggi di sequela c’è un “d’ora in poi”: da lì la vita, assume orizzonti divini.
Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini (dalla Liturgia)
Dalla Leggenda dei tre compagni [FF 1419]
L’uomo di Dio si alzò , lieto e confortato dalle parole del vescovo e, portando il denaro davanti a lui, disse: «Signore, non soltanto voglio restituirgli con animo gioioso il denaro ricavato dalla sua roba, ma anche i vestiti». Entrato nella camera del vescovo, si spogliò di tutte le sue vesti, e deposto su di esse il denaro, uscì fuori nudo alla presenza del vescovo, del padre e degli altri astanti, e disse: «Ascoltate tutti e comprendete. Finora ho chiamato Pietro di Bernardone padre mio. Ma dal momento che ho fatto proposito di servire Dio, gli rendo il denaro per il quale era irritato e tutti i vestiti avuti dalla sua sostanza, e d’ora in poi voglio dire: ‘‘Padre nostro, che sei nei cieli ’’, non ‘‘padre Pietro di Bernardone’’».
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