Mt 13,54-58

Meraviglia? No, incredulità

Meraviglia? No, incredulità

Venerdì, XVII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 26,1-9   Sal 68    Mt 13,54-58

Non è possibile avere un concittadino così! Eppure è proprio vero… Colui che desta domande, è proprio lui che compie quelle meraviglie. È proprio Gesù che opera prodigi e che è sapiente oltre ogni sapienza. Difficile, nella scontatezza dei luoghi comuni, accorgersi della novità. Così è stato per gli abitanti di Nazareth, ma certo l’annuncio non si ferma lì. Il Signore opera comunque, in luoghi diversi. Questo, a volte, vale anche per noi, sia nell’accogliere il messaggio, sia nel portarlo. Come dice il Signore al profeta Geremia: “Non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno”.

Signore Gesù, donaci il coraggio dell’annuncio e la libertà nell’ascolto.

Dalla Compilazione di Assisi [FF 1669]
Ci fu un tempo nel quale in un romitorio di frati, posto sopra Borgo San Sepolcro, venivano ogni tanto dei briganti a chiedere il pane. Costoro stavano nascosti nelle grandi selve di quella contrada e talvolta uscivano fuori sulla strada e sui sentieri per depredare i passanti. Per questo motivo alcuni frati di quel luogo sostenevano: «Non è bene dar loro l’elemosina, visto che sono dei ladroni che fanno tanto male alla gente». Altri, considerando che i briganti chiedevano umilmente, spinti da grave necessità , davano loro qualche volta del pane, sempre esortandoli a convertirsi e fare penitenza […] I frati si mossero ed eseguirono ogni cosa secondo le indicazioni del beato Francesco. E i briganti, per la misericordia di Dio e la sua grazia, discesa su di loro, ascoltarono ed eseguirono alla lettera, punto per punto, tutte le richieste che i frati avevano loro fatto […] I frati e le altre persone venute a conoscenza dell’accaduto furono pieni di meraviglia, pensando alla santità del beato Francesco che aveva predetto la conversione di quegli uomini così perfidi e iniqui, e vedendoli convertiti al Signore così rapidamente.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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