Il tutto che ci occorre
Lunedì IX Settimana del Tempo Ordinario
2Pt 1,2-7 Sal 91 Mc 12,1-12
Il padrone che pianta, protegge, costruisce, e poi affida tutto ai contadini perché possano lavorare e godere dei frutti, è immagine dell’assidua premura del Padre per noi. Egli “ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente”. Insieme alla vita, infatti, ci ha donato Gesù, come segno del Suo amore e come Maestro e Guida. Seguendo Gesù, impariamo che le radici della felicità stanno nella fecondità, nel portare frutto. Nel rendere grazie per quanto ricevuto portando e donando, a nostra volta, la vita.
O Padre, in Gesù hai racchiuso ogni dono di verità e di grazia: donaci un cuore semplice, per avere la gioia di credere e la volontà libera per obbedire alla Sua parola.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2823-2824]
Tra gli altri doni, che ricevemmo e ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali dobbiamo maggiormente rendere grazie allo stesso glorioso Padre, c’è la nostra vocazione: e quanto più è grande e perfetta, tanto più a lui siamo obbligate. Perciò l’Apostolo dice: «Conosci la tua vocazione». Per noi il Figlio di Dio si è fatto via, che ci mostrò e insegnò con la parola e con l’esempio il beatissimo padre nostro Francesco, di lui vero amante e imitatore.
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