Come luce
Mercoledì IV Settimana di Pasqua
At 12,24-13,5 Sal 66 Gv 12,44-50
In un modo o nell’altro, tutti conosciamo l’ombra del dubbio, dell’incredulità. Gesù lo sa, per questo ci invita a legarci alla sua Parola, con un ascolto attento e profondo, che è già “osservare”. Non inteso come esecuzione immediata e perfetta, ammesso che questo sia possibile… “Osservare” è custodire il Vangelo nel cuore, perché porti cambiamenti di amore, di perdono, di bene. Ciò che trasforma e guarisce è l’accoglienza interiore, uno spazio dove la Parola è custodita, richiamata alla memoria, ripetuta nel silenzio. Allora, passo dopo passo, esprime la sua efficacia, produce frutti concreti di gioia, di trasparenza e libertà.
Se rimaniamo nella tua Parola, Signore, conosceremo la verità, e la verità ci farà liberi (cf. 8,31-32).
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF480]
Intanto studiava con tutta la sua mente e con tutto l’amore di conoscere quale modo e quale via potevano essere più adatti per raggiungere una unione ancora più perfetta col Signore Dio, secondo il disegno e il decreto della Sua volontà. E questa fu sempre la sua unica filosofia, il suo supremo desiderio nel quale bruciò finché visse; e chiedeva a tutti, ai semplici come ai sapienti, ai perfetti come agli imperfetti, come poter raggiungere la via della verità e pervenire a mete sempre più alte.
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