È il Signore
Venerdì fra l’Ottava di Pasqua
At 4,1-12 Sal 117 Gv 21,1-14
Gesù appare ai discepoli dopo una notte in cui non presero nulla con la loro pesca e il sole stava per sorgere. Un po’ delusi, e nella ancora poca luce, non riconoscono Gesù, ma fanno comunque ciò che Lui dice!
Ecco che allora davanti al segno della pesca abbondante, Giovanni proclama l’esultanza pasquale: “È il Signore!”. Questa esclamazione è la sintesi di tutto ciò che il credente riconosce. È riconoscere che Gesù è il Figlio di Dio, il Signore della vita. È la comprensione matura della fede che contagia anche altri, come Giovanni ha contagiato Pietro che si è buttato subito per raggiungere il Signore che li aspettava sulla riva per fare comunione.
Signore Gesù, rendici saldi nella fede.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 94]
Francesco, uomo di Dio, sentendosi pellegrino nel corpo lontano dal Signore, cercava di raggiungere con lo spirito il cielo e, fatto ormai concittadino degli angeli, ne era separato unicamente dalla parete della carne. L’anima era tutta assetata del suo Cristo e a lui si offriva interamente nel corpo e nello spirito.
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