Via di scampo
Lunedì V Settimana di Quaresima
Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62 Sal 23 Gv 8,1-11
Susanna è davanti a una scelta impossibile tra la morte e il peccato; Gesù in modo simile sembra costretto a scegliere tra la sua condanna e quella della donna adultera, e quindi fra la sua stessa vita o la fedeltà al suo vangelo. Ma entrambi sono liberi e non mettono se stessi al centro, sono affidati a Dio e Lui li libera.
Quando ascoltiamo in modo incondizionato noi stessi e le nostre ragioni, andiamo incontro a un imbruttimento, a una perdita di umanità che ci fa vedere l’altro solo funzionale a noi stessi. Metterci davanti alla verità di noi ci restituisce umanità e ci da la possibilità di riconoscere e scegliere il bene, che è la volontà di Dio.
Quando siamo accecati da noi stessi Signore, manda la tua verità e la tua luce.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 678]
Un’altra volta venne dal santo la madre di due frati a chiedere fiduciosamente l’elemosina. Provandone vivo dolore, il padre si rivolse al suo vicario, frate Pietro di Cattanio: «Possiamo dare qualcosa in elemosina a nostra madre?». Perché chiamava madre sua e di tutti i frati la madre di qualsiasi religioso.
Gli rispose frate Pietro: «In casa non c’è niente da poterle dare». «Abbiamo solo – aggiunse – un Nuovo Testamento, che ci serve per le letture a mattutino, essendo noi senza breviario».
Gli rispose Francesco: «Da’ alla nostra madre il Nuovo Testamento: lo venda secondo la sua necessità, perché è proprio lui che ci insegna ad aiutare i poveri. Ritengo per certo che sarà più gradito al Signore l’atto di carità che la lettura».
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.