Lasciamoci riconciliare con Dio
Mercoledì delle Ceneri
Gl 2,12-18 Sal 50 2Cor 5,20-6,2 Mt 6,1-6.16-18
È chiaro che è Dio che opera questa riconciliazione, non noi. Certo noi possiamo disporne le condizioni: l’umiltà, l’impegno, l’apertura del cuore, il desiderio della sua amicizia. Il verbo riconciliare, poi, qui non indica tanto una semplice riappacificazione. Piuttosto descrive i sentimenti, gesti, parole di una sposa che si riavvicina al suo sposo dopo una lite, o addirittura un tradimento. Ecco, il Signore Gesù vuole darci la gioia di una comunione ritrovata, la totalità di una relazione unica, la sicurezza che dà la fiducia ricevuta e donata. Con quali atteggiamenti voglio oggi ritornare al Signore, iniziando questo cammino di Quaresima?
Qual è Signore il momento giusto per ritornare a te? “Ora!”
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 682]
Un giorno ritornava da Roma sotto una pioggia incessante: discese dal cavallo per dire l’Ufficio e fermatosi ritto in piedi per lungo tempo, si bagnò tutto. Ripeteva: «Se il corpo mangia tranquillo il suo cibo, destinato ad essere con lui pasto di vermi, con quanta pace e tranquillità l’anima deve prendere il suo cibo, che è il suo Dio!».
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