Dentro la casa
Sabato II Settimana del Tempo ordinario
2Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27 Sal 79 Mc 3, 20-21
“Gesù entrò in una casa”. Non sappiamo di chi sia questa abitazione. Ciò che interessa è la simbologia di tale casa e la distinzione tra chi si trova al suo interno e chi all’esterno. La casa rappresenta Gesù stesso: coloro che stanno dentro lo ascoltano e accolgono la sua Parola, coloro che stanno all’esterno, invece, sono lontani da Lui. Solo i primi, quindi, si possono considerare fratelli o sorelle del Signore. “I suoi”, i veri parenti di Gesù, in realtà sono i più distanti da Lui, tanto che non lo comprendono e lo considerano pazzo, “fuori di sè”. Attenzione, perché anche noi, a volte, possiamo dare per scontato la vicinanza con Gesù.
Signore, mostrami oggi un aspetto della mia vita che mi allontana da Te e aiutami a fare un passo in più verso la Tua casa.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 178/1-178/2]
Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima e la mente, con tutta la forza e amano i loro prossimi come se stessi, e hanno in odio i loro corpi con i vizi e i peccati, e ricevono il corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno frutti degni di penitenza: oh, come sono beati e benedetti quelli e quelle, quando fanno tali cose e perseverano in esse, perché riposerà su di essi lo Spirito del Signore, e farà presso di loro la sua abitazione e dimora, e sono figli del Padre celeste del quale compiono le opere, e sono sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù Cristo.
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