I DOMENICA DI AVVENTO – B
Marco 13,33-37
I n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Riflessione biblica
Vegliate: questa esortazione pone davanti agli occhi del cuore un’immagine, penso per molti di noi, familiare: una giovane sposa che attende il ritorno del marito alla finestra con il cuore che sobbalza ad ogni piccolo rumore, non vedendo l’ora di riabbracciarlo. In ogni tempo questa trepidante e amante attesa è viva nel cuore della Chiesa e, se vogliamo, anche in noi, come membra vive di questa Madre. Chiediamo a Maria Santissima, che in questo periodo di Avvento la liturgia ci esorta a guardare, di prenderci idealmente insieme a Lei come compagni di viaggio per incamminarci verso la Grotta di Betlemme e accogliere con fede e amore il Dio con noi quando busserà alla nostra porta.
Riflessione francescana
Il nostro cuore sarà vigilante e colmo di attesa nella misura in cui riconosceremo di appartenere ad un Altro, al Signore che è padrone della storia e di tutti noi. Questa verità venne rivelata in sogno al Padre san Francesco mentre si stava recando in Puglia nella speranza di diventare un famoso cavaliere. Nella visione il Signore gli chiese: «Francesco chi ti può giovare di più: il Signore o il servo?» (cfr. FF 1032); appena Francesco riconobbe che stava lasciando il Signore per il servo ritornò in fretta ad Assisi, lieto e sicuro, in attesa di conoscere la volontà di Dio, e come Maria divenne modello di obbedienza pronta.
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