Cuori rovesciati e liberi
Giovedì XXXI Settimana del Tempo Ordinario
Ez 47, 1-2.8-9.12 Sal 45 1Cor 3,9-11.16-17 Gv 2, 13-22
Dedicazione della Basilica Lateranense, festa
Oggi ricordiamo la Basilica Lateranense, “madre” di tutte le chiese. Ma noi stessi, con il Battesimo, diventiamo tempio di Dio. I gesti di Gesù oggi sono molto forti. Ma, insieme ai banchi, lui vuole rovesciare anche le idee sbagliate che l’uomo ha di Dio. Quante volte infatti lo pensiamo lontano, severo, esigente. Quante volte il rapporto con lui diventa un “dare e avere”. Oggi accogliamo Gesù proprio come colui che viene a donarci il vero volto di Dio che è Padre. Ci chiede solo di vivere da figli suoi, fratelli tra noi, e vuole con ciascuno una relazione sincera d’amore.
O Dio, che con pietre vive e scelte prepari una dimora eterna per la tua gloria, continua ad effondere sulla Chiesa la grazia che le hai donato, perché progrediamo sempre nell’edificazione della Gerusalemme del cielo.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 328]
Francesco si apparta un poco dal tumulto del mondo e dalla mercatura, e cerca di custodire Gesù Cristo nell’intimità del cuore. Come un mercante avveduto sottrae allo sguardo degli scettici la perla trovata, e segretamente si adopra a comprarla con la vendita di tutto il resto.
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