La Parola è inizio
Giovedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Ne 8,1-4.5-6.7-12 Sal 18 Lc 10,1-12
La Parola è l’inizio di tutto, con la Parola ebbe inizio l’universo. Anche il popolo di Israele ha un nuovo inizio con la Parola, con la Legge di Mosè contenuta nel libro. Nella Parola di Dio c’è la storia di quel popolo che, nell’essere stati tolti dalla loro terra, in essa ritrovano il senso della loro origine e vita. La Parola ridona dignità e appartenenza al popolo d’Israele. La Parola fa piangere di gioia quando in essa si coglie la radice, il senso della vita, dei fatti, quando si comprende la presenza viva del Signore e che siamo da lui inviati … sia così anche per noi!
Signore, ti preghiamo perché possiamo crescere nel saper ascoltare il tuo figlio che è la tua Parola.
Dalla Leggenda minore di San Bonaventura [FF 343]
Stabilì che bisognava scegliere di vivere per tutti, piuttosto che per sé solo. Si raccolse con i frati in un tugurio abbandonato, vicino ad Assisi, per viverci con tutti i rigori della vita religiosa, secondo la norma della santa povertà, e predicare alle popolazioni la parola di Dio, secondo l’opportunità del tempo e del luogo. Divenuto dunque araldo del Vangelo, si aggirava per città e paesi, annunciando il regno di Dio non con il linguaggio dotto della sapienza umana, ma nella potenza dello Spirito Santo: il Signore, quand’egli parlava, lo dirigeva con rivelazioni anticipatrici e confermava la sua parola con i prodigi che la accompagnavano.
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