Amare di ascolto e obbedienza
Venerdì XX Settimana del Tempo Ordinario
Rt 1,1.3-6.14-16.22 Sal 145 Mt 22,34-40
Come si può rispondere all’amore di Dio per noi, al Dio che “è amore”? Credendo a questo amore e di conseguenza amando Dio e gli altri. Spesso, quando parliamo di amore per Dio, ci infiammiamo, cantiamo a lui, godiamo di stare nella sua intimità. Occorre sempre discernere se in tale amore la volontà di Dio per noi, di amare gli altri come lui li ama, è realizzata o no. L’amore per gli altri e ciò che rende vero il nostro amore per Dio, e l’unico luogo rivelativo, l’unico segno oggettivo che noi siamo discepoli di Gesù.
Signore Gesù, dopo aver contemplato il tuo volto, il nostro cuore sia capace di cercare e amare i fratelli.
Lettera a un ministro [FF 235]
E in questo voglio conoscere se tu ami il Signore e ami me servo suo e tuo, se farai questo, e cioe : che non ci sia mai alcun frate al mondo, che abbia peccato quanto poteva peccare, il quale, dopo aver visto i tuoi occhi, se ne torni via senza il tuo perdono misericordioso, se egli lo chiede; e se non chiedesse misericordia, chiedi tu a lui se vuole misericordia. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attirarlo al Signore; e abbi sempre misericordia di tali fratelli.
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