Accanto al Maestro
Martedì XVIII Settimana Tempo Ordinario
Nm 12,1-13 Sal 50 Mt 15, 1-2.10-14
San Domenico, Sacerdote
Essere eredi di una “tradizione” vuol dire ricevere e donare ad altri qualcosa di molto prezioso che non può andare perduto. La nostra fede si diffonde per tradizione, sin dagli apostoli. Ma i farisei e gli scribi, dietro il pretesto della tradizione, contrastano l’opera di Gesù e si chiudono nei loro schemi ostinati, fino a volere la sua morte. Come fare per non cadere anche noi nella tentazione di pregiudizi superficiali e rigidi verso gli altri? Dobbiamo guardare a Gesù, uomo libero che va dritto all’essenziale della volontà del Padre, per amore di tutti. Guardiamo anche agli apostoli: camminano accanto al Maestro, non fanno le abluzioni perché ogni giorno sono purificati dalla sua Parola, non fanno riti propiziatori perché hanno davanti ai loro occhi Colui che è lo stesso Pane di vita.
Donaci o Padre la luce della verità e, per intercessione di San Domenico, rendici testimoni ardenti e autentici del tuo amore e della tua Parola che salva.
Dallo Specchio di perfezione [FF 1819]
Riteneva e diceva che il sole è il più bello delle creature e può essere maggiormente rassomigliato al Signore, tanto che nella Scrittura il Signore stesso è chiamato Sole di giustizia. Perciò, nel dare un titolo alle Lodi da lui composte sulle creature di Dio, quando il Signore gli ebbe dato la certezza di possedere il suo regno, le chiamò Cantico di frate Sole.
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