Gv 13,1-15

Sino alla fine

Sino alla fine

Giovedì Santo

Ez 12,1-8.11-14    Sal 115     1Cor 11,23-26     Gv 13,1-15

Sino alla fine, significa fino all’ultimo istante della vita, ma significa anche definitivamente e nel più alto grado. Gesù ama oltre ogni misura, e questo nell’ora suprema, quando gli uomini sono istintivamente preoccupati più di sé che degli altri.
Per liberarci dalla preoccupazione di noi stessi, il Signore ci lascia un esempio di umiltà e amore. Dio ama così: fino alla fine e dà la vita per ognuno di noi, si vanta di questo e lo vuole perché Lui è amore. Lo fa perché anche noi posso prendere parte alla sua vita. Tutti possiamo amare, ma non siamo come Dio che ama senza guardare le conseguenze, sino alla fine. Il Signore non ci ama perché siamo buoni, ma amandoci senza misura e fino alla fine ci rende buoni, aprendoci alla carità. Facciamo memoria dei segni del Suo amore che abbiamo sperimentato e ricevuto attraverso gli eventi della vita, gli incontri, la preghiera, il perdono e nella relazione personale con Lui!

Signore tu sei presente in mezzo a noi nelle ore della tua lotta e agonia sul Monte degli Ulivi. In questo momento vogliamo stare con te con fede e amore, con serietà, gratitudine e compassione.

Dalla Lettera a un Ministro [FF 235-236]
E questo sia per te più che stare appartato in un eremo. E in questo voglio conoscere se tu ami il Signore ed ami me suo servo e tuo, se farai questo, e cioè: che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chiedesse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere perdonato. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli. E avvisa i guardiani, quando potrai, che tu sei deciso a fare così.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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