Tenerezza e misericordia
Sabato, feria propria del 24 Dicembre
2Sam 7,1-5.8-12.14.16 Sal 88 Lc 1,67-79
A compimento del tempo di avvento, la liturgia ci propone due esempi di uomini, Davide e Zaccaria, che contemplano la “tenerezza e la misericordia” con le quali il Signore ha fatto loro visita. Davide si riconosce benedetto da Dio così tanto che la sua casa, ai suoi occhi, è più grande e maestosa di quella del Signore. Zaccaria scopre che la sua storia personale e familiare è completamente immersa nella storia della salvezza, e che il figlio che ormai aveva disperato di vedere, sarà una benedizione non solo per lui ma per tutto il popolo in attesa.
Il Signore ha trasformato la vita di questi uomini per “dirigere i loro passi sulla via della pace”. La Parola di oggi ci invita dunque a celebrare la fedeltà e la bontà del Signore per ciascuno di noi, a riconoscere che l’amore con il quale siamo amati ci accompagna da sempre e supera sempre i nostri bisogni, le nostre aspettative, i nostri desideri.
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Dalle Lodi per ogni ora [FF 265]
Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Iddio, ogni bene, sommo bene, tutto il bene, che solo sei buono, fa’ che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione e tutti i beni. Fiat! Fiat! Amen
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