Giacobbe chiamò i suoi figli
Sabato, Feria propria del 17 dicembre
Gen 49,2.8-10 Sal 71 Mt 1,1-17
Il Vangelo ci dice che Dio passa e si mostra nelle nostre generazioni, nella nostra storia così com’è, segnata dal peccato, dal limite, dalla morte. Dio si comunica al mondo attraverso e dentro la storia, nello stesso modo in cui noi creature entriamo nel mondo. Nell’ascoltare la lunga genealogia di Gesù, comprendiamo che Dio assume il nome, le modalità, le caratteristiche della nostra stessa storia. Attraverso le generazioni, proprio come noi, si sottomette ai limiti del tempo e della storia. Papa Francesco ci ricorda che “una persona che dimentica le proprie radici è ammalata. Riscoprirle vuol dire riprendere forza per andare avanti, per dare frutto e fiorire. Così saremo donne e uomini gioiosi, e questa gioia è la nostra forza”.
Grazie Signore per la nostra piccola storia, per come tutto ci abbia portato a conoscere Te.
Dalle Ammonizioni [FF 144]
E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con gli occhi dello spirito, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero.
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