Essere Chiesa
Venerdì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 9,16-19.22-27 Sal 83 Lc 6,39-42
Santi Cornelio e Cipriano, martiri
Il Vangelo apre uno spiraglio inaspettato per il tempo in cui viveva Gesù. Il Maestro girava la Palestina con un gruppo di uomini. Ma c’erano anche delle donne al suo fianco. L’evangelista Luca ci dice esattamente chi erano: Maddalena, Giovanna e Susanna e molte altre ancora. La prima, Maria Maddalena, è una donna fragile, tentata, umiliata.
La seconda è Giovanna che invece è potente, benestante e ricca. La terza è Susanna, di lei non dice nulla, probabilmente una donna del popolo. Queste donne, e molte altre, sono state toccate da Gesù, dalla sua persona e per questo hanno scelto di seguirLo e di servire la Chiesa nascente. Sono donne arrivate nei pressi e sotto la Croce e alle quali verrà annunciata la Resurrezione. Quanta beatitudine e quanta bella responsabilità! Non importa se ricche, peccatrici, popolane, istruite … Il Signore ci incontra con la sua Grazia, ci converte e ci coinvolge perché possiamo essere Chiesa con Lui e con i discepoli tutti. Come ci lasciamo coinvolgere?
Signore Gesù, sull’esempio dei martiri, donaci di saper dare la vita, nel nascondimento e fino alla fine.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 359]
In ogni suo sermone, prima di comunicare la parola di Dio al popolo radunato, augurava la pace dicendo: «Il Signore vi dia la pace!» Questa pace egli annunciava sempre sinceramente a uomini e donne, a tutti quanti incontrava o venivano a lui. In questo modo molti che odiavano insieme la pace e la propria salvezza, con l’aiuto del Signore abbracciavano la pace con tutto il cuore, diventando essi stessi figli di questa pace e desiderosi della salvezza eterna.
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