Senza cattedra
Sabato XX Settimana del Tempo Ordinario
Ez 43,1-7a Sal 84 Mt 23,1-12
San Bernardo abate e dottore della chiesa, memoria
L’ipocrisia, l’incoerenza, l’esibizionismo, la vanità sono pericoli nei quali possiamo incorrere, ogni volta che la Parola di Dio diviene qualcosa che “diciamo” senza però averla prima “ascoltata” dentro, senza averla fatta lavorare in noi. La Parola, infatti, è sempre un invito, un’ammonizione, un’istruzione che ci indica la strada per vivere la vita quotidiana in modo pieno, felice. Quando, nelle scelte quotidiane, ci lasciamo guidare dalla Parola, lasciando che ci purifichi e combatta il nostro orgoglio, allora, senza che ci sediamo su alcuna cattedra, è la nostra vita che piano piano parla, e lascia trasparire dov’è la vera gioia e il bene più grande.
E in questo modo viviamo veramente la nostra umanità: chi tra noi è più grande si fa servo, chi invece si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.
Per intercessione di Maria, donaci o Padre la grazia di accogliere la tua Parola in noi, perché possiamo vivere come veri fratelli.
Dalla Vita di santa Chiara vergine [FF 3179-3180]
Chiara, pietra primaria e nobile fondamento del suo Ordine, volle porre sin dall’inizio l’edificio di tutte le virtù sul fondamento della santa umiltà […]. Non ricusò nessuna incombenza delle serve, al punto che versava l’acqua sulle mani delle sorelle, assisteva quelle costrette a stare sedute e le serviva a tavola mentre mangiavano. Malvolentieri dava qualche comando, anzi li adempiva spontaneamente, preferendo fare le cose lei stessa piuttosto che ordinarle alle sorelle.
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