Cuore nuovo e affari privati
Giovedì XX Settimana del Tempo Ordinario
Ez 36,23-28 Sal 50 Mt 22,1-14
L’oracolo di Ezechiele che leggiamo oggi è una continuazione della splendida profezia di Geremia sulla nuova alleanza. Ezechiele riprende l’aggettivo “nuovo” con il quale Geremia qualificava l’alleanza. Dio dice: “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo”. L’alleanza nuova era promessa come un’alleanza interiore: Dio, in Geremia, prometteva di scrivere la sua legge sul suo cuore. Qui la promessa è ancora più bella: Dio cambierà completamente il cuore, darà un cuore nuovo e anche uno spirito nuovo, animante il cuore; toglierà il cuore di pietra e darà un cuore di carne, compassionevole e docile, aperto all’azione del Signore. Il vangelo ci dice che questa promessa è universale: tutti sono invitati al banchetto di nozze. Ma c’è una condizione per partecipare: ricevere l’abito nuziale che, nei termini di Ezechiele, significa accogliere la purificazione. Dio lo promette: “io vi purificherò”. Questo per noi è più difficile accoglierlo: ci sono degli “affari” nella mia vita che in qualche modo sono più attraenti. Questi affari spesso sono “privati”, i vizi che si cercano di nascondere agli occhi altrui. Oggi la Parola ci chiede cosa vogliamo fare con questi “affari privati”, perché il Padre non solo ci vuole togliere le impurità, ma ci vuole rivestire di Cristo perché siamo tutti uniti nella gioia dell’alleanza.
Crea in me o Dio un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 479]
Desiderando il beato e venerabile padre Francesco, occuparsi solo di Dio e purificare il suo spirito dalla polvere del mondo che eventualmente l’avesse contaminato nel suo stare con gli uomini, un giorno si ritirò in un luogo di raccoglimento e di silenzio, abbandonando le folle che ogni giorno accorrevano devotamente a lui per ascoltarlo e vederlo.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.