Anima e corpo
Lunedì XX Settimana del Tempo Ordinario
Ap 11,19; 12,1-6.10 Sal 44 1Cor 15,20-26 Lc 1,39-56
Assunzione della Beata Vergine Maria – solennità
Magnificare è esaltare qualcosa di grande e di bello. Esultare letteralmente è “saltellare, danzare” e indica quindi una gioia così grande che non si riesce a contenere dentro, ma si esprime anche nel corpo. Maria, che vede compiersi in lei l’opera di Dio, esprime in anima e corpo, con tutta se stessa, la gioia che la abita. È la gioia che le viene dal sapersi guardata e amata nella sua piccolezza. È una gioia che non le viene dal potere, dal successo, da traguardi raggiunti o obiettivi conquistati. È una gioia gratuita, ricevuta in dono: Dio l’ha guardata e colmata di sé. E “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29) così oggi festeggiamo il compimento ultimo di questa gioia, l’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo. Maria Questa è anche la nostra gioia, quella a cui ciascuno, ognuno per la sua strada, è chiamato. Lasciamoci attirare da questo amore tanto grande e fedele!
La Vergine Santa, Porta del cielo, ci aiuti a guardare ogni giorno con fiducia e gioia là, dove è la nostra vera casa, dove è lei che, come madre, ci aspetta” (Papa Francesco, Angelus 15.08.19).
Dal Saluto alla Beata Vergine Maria [FF 259]
Ave Signora, santa regina,
santa genitrice di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme con il santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è
ogni pienezza di grazia e ogni bene.
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