Anche nelle frange
Lunedì XIV Settimana del Tempo Ordinario
Os 2,16.17b-18.21-22 Sal 144 Mt 9,18-26
Il deserto di cui parla Osea è tutt’altro che un luogo romantico. Nel deserto il popolo sperimenta il suo limite e la misericordia continua di Dio, che si mantiene fedele sempre nonostante le numerose infedeltà del popolo. Nel Vangelo la morte e la malattia, vissuti nella fede, diventano occasione per cercare Gesù e incontrare la sua forza che guarisce e riporta la vita. Attraverso la fede, che a volte ci porta a “osare” oltre le regole, come nel caso della donna che si avvicina a Gesù nella sua impurità, possiamo toccare con mano la presenza di Dio nella fatica, nella lotta, nel dolore, nella malattia. E quella fede ci salva.
Il Signore Gesù si mostra sempre pronto a lasciarsi toccare e a donarci sé stesso e il suo amore che ci sveglia e ci salva da ciò che ci porta alla morte. Ma noi, sappiamo vedere nelle “frange” della nostra quotidianità la sua presenza?
Donaci il tuo Spirito di intelletto, o Signore, perché nelle vicende di questa giornata sappiamo riconoscere la tua presenza e crescere nella fede in Te.
Dalle Lettere di Santa Chiara ad Agnese di Boemia [FF 2888-2889]
Poni la tua mente nello specchio dell’eternità, poni la tua anima nello splendore della gloria, poni il tuo cuore nella figura della divina sostanza e trasformati tutta, attraverso la contemplazione, nell’immagine della sua divinità, per sentire anche tu ciò che sentono gli amici gustando la dolcezza nascosta che Dio stesso fin dall’inizio ha riservato ai suoi amanti.
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