Da seduti a in piedi
Venerdì XIII Settimana del Tempo Ordinario
Am 8,4-6.9-12 Sal 118 Mt 9,9-13
Da seduti a in piedi, è l’esperienza di chi, attratto dal Signore, cambia posizione, atteggiamento nella e verso la vita.
San Matteo racconta la sua vocazione in modo essenziale ma con tutta la valenza di un passaggio radicale che rende testimonianza.
Seduto al banco delle imposte, Matteo sembra non aspettare altro, da sempre pronto ad alzarsi davanti alla proposta di vita piena. Così, arrivato il suo Kairos, non perde tempo. Gesù usa una sola parola nei suoi confronti, un solo verbo: “Seguimi”. Anche Matteo non risponde con delle parole, ma con una decisione. Chi crede prende delle decisioni per la propria vita. Matteo, con la sua decisione, mostra la sua fede. Alzandosi, diviene discepolo, ha qualcuno da seguire nella totale fiducia. Ora ha una strada, una traccia, un futuro; non vive più a caso, ma comincia a vivere per Qualcuno.
Vale la pena alzarsi e lasciare il vecchio per il nuovo che ci vuole donare Gesù!
Grazie Signore Gesù perché tu guarisci, risani, sei misericordia.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 388-381]
Il primo tra quelli che seguirono l’uomo di Dio fu un abitante d’Assisi, devoto e semplice di spirito. Dopo di lui frate Bernardo, raccogliendo questo messaggio di pace, corse celermente al seguito del Santo di Dio per guadagnarsi il regno dei Cieli. Egli aveva già più volte ospitato Francesco nella sua casa; ne aveva osservato e sperimentato la vita e i costumi e, attratto dalla sua santità, cominciò a riflettere seriamente, finché si decise ad abbracciare la via della salvezza […] La sua conversione a Dio servì di modello per tutti quelli che vennero dopo di lui: dovevano vendere i loro beni e distribuire il ricavato ai poveri. La venuta e la conversione di un uomo così pio riempirono Francesco di una gioia straordinaria: gli parve che il Signore avesse cura di lui, donandogli il compagno di cui ognuno ha bisogno e un amico fedele.
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