Chi dà il cuore, dà tutto
Lunedì XI Settimana del Tempo Ordinario
Sap 7,7-14 Sal 39 Ef 4,7.11-15 Mc 16,15-20
Sant’Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa – Festa
Scrive sant’Antonio: «Credere vuol dire “dare il cuore” (lat. credo, cor do). Figlio mio, dice Gesù, dàmmi il tuo cuore! (cf. Pro 23,26)…».
Diamo il cuore a Dio quando ci apriamo alla sua Sapienza, che fa gustare la dolcezza delle cose di Dio, e così, di conseguenza, ci insegna a dare il giusto valore ad ogni cosa.
Diamo il cuore a Dio quando ci ricordiamo le nostre miserie ma con esse anche la grazia che ci è stata data. È la misura del dono di Cristo, la Sua grazia in noi che ci rende idonei a compiere il ministero, cioè capaci di vivere in pienezza secondo la nostra vocazione, secondo il desiderio di bene che il Signore ha messo nel nostro cuore.
Infine, diamo il cuore a Dio, quando guardiamo con commozione alle necessità dei fratelli, e facendoci guidare dallo Spirito Santo, troviamo le strade, i modi e i mezzi per restituire quel bene che abbiamo ricevuto gratuitamente dal Signore.
«…Perciò crede colui che con la devozione del suo cuore si sottomette totalmente a Dio; viene battezzato, quando si inonda di lacrime o per la dolcezza della contemplazione divina, o per il ricordo della sua iniquità, oppure per la compassione che prova di fronte alle necessità dei fratelli» (S. Antonio – Sermone per l’Ascensione del Signore II, 5).
O Sant’Antonio, tu che conducesti una vita evangelica, prega per noi, affinché viviamo da figli degni del Padre nostro che è nei cieli.
Dalla Lettera Ai fedeli [FF 200]
Siamo sposi, quando nello Spirito Santo l’anima fedele si unisce a Gesù Cristo. Siamo suoi fratelli, quando facciamo la volontà del Padre suo, che è nel cielo. Siamo madri, quando lo portiamo nel nostro cuore e nel nostro corpo attraverso l’amore e la pura e sincera coscienza, e lo generiamo attraverso il santo operare, che deve risplendere in esempio per gli altri.
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