Voce e risposta
Mercoledì X Settimana del Tempo ordinario
1Re 18,20-39 Sal 15 Mt 5,17-19
La sfida che Elia lancia al popolo di Acab ci dice la sua fede schietta e profonda, la sua fiducia senza riserve nell’intervento di Dio. Anche i sacerdoti di Baal invocano l’intervento divino. “Gridano a gran voce, si fanno incisioni secondo il loro costume” … Ma “non vi fu voce, né chi rispondesse”. A volte anche noi riponiamo fiducia nei nostri idoli, ci aspettiamo delle risposte lì dove non ce ne sono. Attendiamo forse segni spettacolari, eclatanti. Ma presto rimaniamo delusi, senza risposte e senza gioia. Dio Padre non vuole sacrifici. Il vero ed unico sacrificio è l’abbandono fiducioso nella sua provvidente azione per la nostra vita. Il Signore Gesù che viene nel mondo è la più bella risposta alle nostre attese, è la voce del Padre che ci chiama alla salvezza. Lui non viene ad abolire, né a pretendere il nostro sangue. Ma offre il suo, perché noi possiamo vivere da figli amati, in pienezza e gioia.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 591]
Confortato dal Signore, ebbe la gioia di una risposta piena di grazia e di salvezza: “Francesco – gli disse Dio in spirito – lascia ormai i piaceri mondani e vani per quelli spirituali, preferisci le cose amare alle dolci e disprezza te stesso, se vuoi conoscermi. Perché gusterai ciò che ti dico, anche se l’ordine è capovolto”. Subito, si sentì come indotto a seguire il comando del Signore e spinto a farne la prova.
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