Vª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Marco 1,29-39
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Dalle Fonti
Leggenda dei tre compagni, 22: FF 1422
Quel buon prete guardava con simpatia Francesco appassionarsi al lavoro più che le sue forze non consentissero; e commosso, malgrado la propria indigenza, procurava di preparargli un vitto un po’ speciale, sapendo che a casa sua era vissuto nell’agiatezza. Invero, come l’uomo di Dio ebbe a confidare in seguito, nemmeno toccava i cibi che non gli andavano e spesso prendeva elettuari e confetture. Un giorno che si accorse delle attenzioni usategli dal prete, disse fra sé: «Credi che troverai dappertutto questo sacerdote, che ti circonda di tante finezze? Non è questa la vita d’uomo povero da te abbracciata. Come il mendicante va di porta in porta con la scodella in mano e, spinto dalla necessità, vi raccoglie avanzi di cibi diversi, così devi cominciare a fare anche tu, per amore di Cristo che, nato nella povertà, visse poverissimo nel mondo, restò nudo e povero sul patibolo e venne sepolto in una tomba non sua».
Alla Vita
Esiste una certa parentela tra la suocera di Pietro e il povero prete di San Damiano: la suocera di Pietro fu guarita dalla presenza di Gesù, il prete fu risanato dalla sua paura e povertà umana dalla presenza di Francesco. E sia la serva che il prete sentirono un bisogno forte di porsi al servizio di coloro che, senza pretendere nulla, erano entrati nella loro vita per guarire le ferite e malattie. E come non immaginare che questa relazione stretta, fondata sulla gratuità reciproca, non abbia creato un legame forte e duraturo tra qui due volti che si incontrano e reciprocamente si servono? Questa è la via della vita per guarire e fare crescere in umanità.
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