Luce che ci abita
Venerdì II Settimana di Pasqua
1Gv 1,5-2,2 Sal 102 Mt 11,25-30
Santa Caterina da Siena, festa
“Dio è luce e in Lui non c’è tenebra alcuna”. Questo è un dato teologico e lo dobbiamo accogliere in pienezza. Dio è luce, cioè è un evento e l’evento è l’incarnazione di Gesù, la sua storia. Lui è luce che illumina il cammino e ci permette di essere in comunione tra noi. La nostra vita è nella luce se seguo l’”evento”. Lasciamo alla Luce un’apertura, la possibilità di illuminare il cammino che dobbiamo percorrere. Allora il progetto di vita, pensato da sempre e che è già presente oggi, si rende concreto in noi. Camminiamo nella luce, senza menzogna, con umiltà e mitezza, come Gesù. Lasciamoci abitare dal Signore!
Santa Caterina, intercedi per noi presso il Padre, tu che hai vissuto “fede purissima, amore ardente, dedizione umile e generosa alla Chiesa cattolica, quale Corpo mistico e Sposa del Redentore divino” (San Paolo VI)
Dalle lettere di S. Chiara ad Agnese di Praga [FF 2902-2903]
E poiché questa visione di lui è splendore dell’eterna gloria, chiarore della luce perenne e specchio senza macchia, ogni giorno porta l’anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, perché tu possa così adornarti tutta all’interno e all’esterno, vestita e circondata di varietà, e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re. In questo specchio poi rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità; e questo tu potrai contemplare, con la grazia di Dio, diffuso su tutta la superficie dello specchio.
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