Passi di verità
Mercoledì V Settimana di Quaresima
Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 Dn 3,52-56 Gv 8,31-42
Il vangelo oggi ci parla di verità e di libertà. Se impariamo a fare verità dentro di noi, nella vita concreta, nelle relazioni, cresce sempre più la libertà interiore. Lo schiavo infatti è legato al padrone da un vincolo triste di sudditanza. Ma questo non dice la dignità e la verità profonda dell’uomo. Il figlio invece vive verso il padre un rapporto di ascolto e di libertà che lo rende degno di stima. I tre giovani del racconto di Daniele sono liberi, perché la loro fede è perseverante, forte anche nella minaccia: “Non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta”. Il loro cuore è fermo nella verità. Non è compiacente, non vincolato dal bisogno di salvarsi a tutti i costi. Perché sa il valore della vita, si appoggia alla fedeltà di un Dio provvidente anche dentro quella fornace spaventosa. Perciò non si piega ai ricatti del re, non viene meno nella prova. Certo, la determinazione di questi giovani è straordinaria. Ma anche la fede straordinaria è fatta di tanti piccoli passi di verità e di libertà compiuti giorno dopo giorno. Quale piccolo passo di verità, di fede, di amore posso compiere anch’io oggi?
Spirito santo, tu mi raggiungi come una boccata d’aria fresca, un soffio benefico: solo tu mi liberi dalle mie miserie, sprigioni le mie energie migliori e mi rendi capace di amare.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 461]
Chiamava tutte le creature col nome di fratello e sorella, intuendone i segreti in modo mirabile e noto a nessun altro, perché aveva conquistato la libertà della gloria riservata ai figli di Dio. Ed ora in cielo ti loda con gli angeli, o Signore, colui che sulla terra ti predicava degno di infinito amore a tutte le creature.
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